sabato 3 luglio 2010

Capitolo 7 - Aglaia

Nel frattempo Andrea stava ultimando l'ultima serie di accordi. Finalmente terminò. Il pubblico rimase fermo al suo posto, come paralizzato. Andrea si alzò, e il suo movimento sembrò riscuotere tutti. I presenti cominciarono ad allontanarsi lentamente in direzioni differenti. La festa era finita. Per Andrea, nemmeno un applauso. Il menestrello sorrise: gli andava bene così. Non sapeva perchè, ma dentro di sè aveva la certezza di averli conquistati. Cominciò a scendere dal palco, e fu allora che la vide.

La ragazza procedeva lentamente lungo la via principale verso le mura del paese. Si girò per un attimo, e ad Andrea sembrò che stesse guardando lui. Ritrasse lo sguardo, e finse di essere indaffarato. Quando si fu allontanata abbastanza cominciò a seguirla, senza sapere perchè. Certo, era bella, ma non così tanto da giustificare la sua reazione. Eppure c'era qualcosa in lei che lo attraeva irresistibilmente, che colpiva i suoi sensi e il suo cuore allo stesso tempo.

La ragazza sembrava non essersi accorta di Andrea e camminava verso la campagna. I capelli biondi scintillavano al tramonto, tingendosi di un rosso tanto intenso da sembrare innaturale.
Salì su una collina, e Andrea la perse di vista per un secondo. Quando giunse in cima vide che si stava dirigendo a un fiume circondato da un piccolo bosco. Non l'aveva notato quando era arrivato. La ragazza si fermò sulla riva, guardando l'orizzonte. Andrea si acquattò dietro uno degli alberi, in un punto in cui riusciva a vederla di profilo. La sua espressione sembrava triste, ma poteva essere anche dovuta al riverbero dell'acqua.
Il tempo sembrava immobile, e più la osservava, più il suo sentimento cresceva.
"Ma guarda un po' chi abbiamo qui!"
La voce di Lorenzo lo fece trasalire.
"Ma da dove diavolo spunti, tu?"
"Senti chi parla. Sei appena arrivato e fai già domande!"
"Abbassa la voce, per l'amor di Dio."
Lorenzo iniziò a sussurrare.
"Va bene. Ma perchè?"
Andrea gli indicò la ragazza. Lorenzo girò lo sguardo e si irrigidì, diventando improvvisamente serio.
"Lascia perdere, menestrello. Non è cosa per te."
"Come si chiama?"
"Ti ho detto di lasciar perdere."
"Solo il nome Lorenzo. Dimmi solo il suo nome."
Lorenzo sospirò profondamente.
"Si chiama Aglaia. E' la figlia di Alcibiade, il Giudice Supremo, promessa sposa di uno dei vassalli del Barone. Lascia perdere, te lo ripeto. Finiresti solo per cacciarti nei guai."
Andrea non gli rispose.
Aglaia. Si chiamava Aglaia. Tutto il resto non importava.